Aggressività
Nella nostra esperienza di psicoterapeuti incontriamo sempre più frequentemente situazioni conflittuali in cui i genitori si sentono impotenti di fronte alla violenza e ai comportamenti oppositivi dei propri figli
- un ragazzo spintona la mamma di fronte ad un rifiuto,
- una tredicenne lancia il computer contro la porta,
- un bambino insulta e umilia ripetutamente la sorellina,
- un ragazzo tira un pugno al padre che voleva impedirgli di uscire,
- un’adolescente esce di casa senza rispettare gli orari prestabiliti e senza raccontare dove sia stata e con chi.

Queste richieste d’aiuto sono sempre caratterizzate dal bisogno di una risposta immediata e risolutiva: i genitori sono molto provati, si sentono confusi e disorientati, sembrano aver perso qualsiasi speranza di cambiamento.
Le situazioni descritte rischiano di determinare vere e proprie lotte tra genitori e figli, innescando un’escalation di risposte conflittuali con conseguenti agiti aggressivi.
Come essere presenti senza alimentare situazioni esplosive, senza cadere in comportamenti che acutizzano le reazioni dei ragazzi? D’altro canto, come evitare la resa incondizionata di fronte ai loro agiti violenti?
I principi clinici dell’NVR
I principi clinici dell’NVR si basano sulla pratica socio-politica della Resistenza Non Violenta, che persegue il raggiungimento di obiettivi attraverso metodi non violenti. NVR attinge agli approcci utilizzati da questa dottrina per sviluppare interventi mirati a contenere i comportamenti violenti o autodistruttivi messi in atto da bambini, adolescenti e giovani adulti.