Consulenza

Sei un genitore e hai bisogno di aiuto ?

Negli ultimi anni le richieste di aiuto riguardano situazioni molto stressanti di fronte alle quali i genitori si sentono spesso impotenti e gli interventi abituali sembrano ormai fallimentari.
Aggressività, Ansia e Abuso Digitale rappresentano problemi complessi che richiedono nuove risposte.

La nostra associazione, grazie all’utilizzo del modello clinico basato sulla Resistenza Non Violenta, orienta e sostiene i genitori nello sviluppo di nuove strategie volte ad affrontare aggressività, ansia e abuso digitale.

Nel nostro percorso di psicoterapeuti ci troviamo ad affrontare, in misura sempre più frequente, situazioni in cui i genitori si trovano impotenti di fronte a violenza e comportamenti oppositivi dei figli:

 

• Il ragazzo spintona la mamma dopo un rifiuto;
• Un tredicenne scaglia un computer contro la porta;
• Un bambino insulta ed umilia ripetutamente la sorella;
• Un ragazzo scaglia un pugno al padre che voleva impedirgli di uscire;
• Un’adolescente esce di casa senza rispettare gli orari stabiliti, omettendo di raccontare dove si sia recata e con chi.

 

Situazioni come queste necessitano di una risposta immediata e risolutiva: il rischio è infatti quello di una lotta genitori figli, in grado di innescare un’escalation di risposte conflittuali e conseguenti atti aggressivi.

In che modo garantire la propria presenza senza alimentare situazioni esplosive o cadere in comportamenti che acutizzino le reazioni dei propri figli?
Come evitare una resa incondizionata davanti ai loro atti violenti?

La nostra esperienza come psicoterapeuti ci porta ad affermare che, quando un figlio è ansioso, tutto l’ambiente familiare ne viene influenzato.

I genitori, assumendo un atteggiamento accomodante, oltre ad avere effetto solo nel breve periodo, parteciperanno attivamente all’ansia.

Questo genere di risposta porta il bambino a dipendere costantemente dalla figura genitoriale, rendendolo incapace di regolare l’ansia e favorendone il mantenimento dei sintomi.

Questi sono solo alcuni dei casi che meritano di essere osservati:

 

  • Un bimbo di dieci anni si rifiuta di dormire da solo nel suo letto, pretendendo la presenza di uno dei genitori;
  • Una ragazza soffre di attacchi d’ansia e trascorre gran parte del suo tempo, pasti compresi, chiusa in stanza;
  • Un adolescente impiega quasi due ore per preparare il materiale scolastico, coinvolgendo ogni sera tutta la famiglia;
  • Un ragazzo si rifiuta di andare a dormire dai suoi amici, costringendo ogni volta, i suoi genitori, a giustificarlo;
  • Una ragazza finge sempre di avere dolori muscolari per evitare di partecipare alle partite di calcio più importanti della sua squadra.

In che modo possiamo dunque supportare un figlio senza sostituirci a lui? Quali sono le alternative ai comportamenti iperprotettivi?

Smartphone, tablet e computer rappresentano oggi lo strumento di apprendimento, comunicazione ed intrattenimento preferito da bambini e ragazzi. Il loro abuso viene ricondotto essenzialmente a due problematiche: uso eccessivo dei device e relativa esposizione del minore a contenuti e situazioni pericolose.

I genitori, avendo spesso poca familiarità con l’utilizzo di queste tecnologie, necessitano di un aiuto per intervenire in casi come questi:

 

• La bambina, dopo quattro ore al giorno di gioco, si dispera ogni volta che i genitori provano a toglierle il tablet;
• Il ragazzo trascorre interi pomeriggi a giocare online, rompendo controller od oggetti a lui vicini in caso di perdita;
• Un adolescente rimane sveglio tutta la notte davanti al telefono o al pc, non presentandosi a scuola il giorno dopo oppure dormendo in aula;
• Una preadolescente pubblica foto personali all’insaputa dei genitori e viene contattata da sconosciuti;
• Un adolescente si isola dal resto della famiglia trascorrendo dieci ore al giorno sullo smartphone.


In che modo possiamo controllare i figli in rete, senza violare il loro bisogno di privacy? Possiamo porre dei limiti all’utilizzo della tecnologia evitando conflitti o comportamenti aggressivi?

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