L’approccio NVR (Non Violent Resistance) di Haim Omer ha riscontrato molto successo nel mondo grazie al fatto che è riuscito ad individuare la grande sfida che devono affrontare i genitori di oggi.

La sfida dei genitori
I ragazzi di oggi sono sballottati da una quantità enorme di stimoli e tentazioni.
I pericoli possono raggiungerli in ogni ora del giorno e della notte, anche in luoghi sicuri come la casa, la scuola, lo spazio in cui incontrano gli amici, soprattutto attraverso lo smartphone. I ragazzi hanno molti strumenti per evitare il controllo ed il richiamo dei genitori, spesso usano il loro “diritto alla privacy” per schermare il controllo genitoriale.
I genitori che cercano di proteggere i loro figli, spesso si sentono dire “Questa è la mia stanza!” “E’ il mio denaro” “Sono i miei amici”, queste rivendicazioni mettono in difficoltà i genitori che sentono di violare la privacy dei loro figli.
Inoltre, essere soli rende deboli. Per i genitori è fondamentale cercare il supporto di parenti, amici, talvolta professionisti per uscire dall’isolamento. L’aumento delle famiglie monoparentali, la distanza fisica ed emotiva da una rete di supporto, espone la famiglia al rischio di essere maggiormente vulnerabile, sempre più isolata nelle mura di casa. Un noto proverbio dice “ci vuole un villaggio per crescere un bambino”.
Quanto imparato sull’esercizio dell’autorità dalle generazioni precedenti sembra non funzionare più. Sicuramente l’obbedienza ottenuta con la forza o tramite le punizioni corporali non ha prodotto esiti positivi in passato, tuttavia i genitori non hanno ricevuto indicazioni per “rimpiazzare” il vecchio modello di autorità e si sentono disorientati.
La grande sfida è proprio questa: una mareggiata che colpisce tutti i bambini da un lato e l’indebolimento dei genitori dall’altro.

L’àncora
Per molti anni Haim Omer ha lavorato con centinaia di studenti, ricercatori e colleghi in Israele e in tutto il mondo per sviluppare una risposta appropriata alla crisi che le famiglie stavano affrontando. Tutti i suoi studi e i suoi libri conducono ad una singola immagine: l’àncora genitoriale. Contro la mareggiata che li travolge, i genitori devono trovare la forza per ancorare sé stessi alla propria identità genitoriale, in modo da diventare àncore per i loro figli.
L’àncora genitoriale rappresenta per il bambino la sicurezza di avere a fianco un genitore stabile e presente, che non verrà spazzato via dalla mareggiata. L’ obiettivo finale del modello NVR è quello di aiutare i genitori a fare proprio il ruolo dell’àncora.
Non solo i genitori devono educare i loro figli (nel senso di farli diventare bambini “educati”), ma devono garantire un’amorevole relazione in cui i bambini possano crescere bene.
I genitori, però, oltre che essere amorevoli ed accoglienti, devono essere percepiti come forti e stabili dai loro figli. I bambini hanno bisogno dell’àncora genitoriale per non essere portati via dalle correnti del mare o dalle musiche tentatrici delle sirene. Quando i genitori funzionano come àncore, essi garantiscono ai loro figli non solo attenzione, incoraggiamento e amore, ma anche stabilità e sicurezza.
Questa è la nostra visione in breve: i genitori rispondono ad una funzione di ancoraggio quando esercitano una presenza stabile e forte nella vita dei loro figli.
Per fare questo, i genitori hanno bisogno di sentirsi supportati dalla famiglia estesa e da altre persone che fanno parte della rete di conoscenze loro e dei loro figli ed uscire dal loro isolamento.
L’ancora è un buon simbolo per rappresentare questo supporto, infatti un’àncora con un solo uncino non può stabilizzare la barca (il bambino) molto bene, ma un’àncora con tre uncini può